Lasciare i propri beni a una o più persone, anche se non parenti stretti o, addirittura, appartenenti alla famiglia: una questione che si propone spesso quando si decide di dare destinazione futura al proprio patrimonio. Particolare rilievo riveste la questione quando non ci sono figli. Le decisioni conseguenti, tuttavia, devono rispettare il vaglio delle regole di diritto civile che, nel nostro Paese, sono piuttosto severe. Infatti, solo quando non ci sono stretti consanguinei, esiste la massima libertà di disporre dei propri beni, anche ad estranei.
Il nostro Codice Civile riserva necessariamente a determinati strettissimi congiunti (coniuge, discendenti e ascendenti – legittimari o eredi necessari -) una rilevante quota dell’asse ereditario che non può essere distratta verso altri soggetti né con donazioni né con testamenti. Rimane la piena libertà di disporre invece della quota disponibile che può essere destinata anche ad estranei.
La parentela. Ma chi sono, effettivamente, parenti? La risposta è meno facile di quanto sembri. I parenti sono coloro che hanno uno “stipite” (capostipite) in comune: cosi vi è un legame tra un padre e un figlio (che hanno in comune il rispettivo padre e nonno – parentela in linea diretta) e tra due fratelli (che hanno come stipite comune il padre – parentela in linea collaterale)”.
Esistono poi i vari “gradi” di parentela, ma non vogliamo annoiarvi con disquisizioni troppo tecniche.
E il detto parenti “serpenti”? Vale ancora oggi?
Certamente è vero che spesso ci vengono commissionate ricerche per provare/confermare l’esistenza di un legame di parentela tra due o più soggetti.
In uno specifico caso, un cliente ci chiedeva di verificare se il de cujus avesse alienato una villa d’epoca distraendola all’asse ereditario, soprattutto togliendola a lui, suo cugino.
Abbiamo allora iniziato le indagini e scoperto che effettivamente la villa era stata venduta per una cifra molto inferiore al suo valore ad un signore toscano, in apparenza sconosciuto.
Cosa hanno fatto allora i nostri investigatori? Si sono naturalmente messi sulle tracce del misterioso uomo toscano e, dopo ricerche svariate, hanno scoperto che si trattava di un amico d’infanzia della persona deceduta, col quale essa non aveva alcun legame di parentela.
Esiste a questo punto per il nostro cliente la possibilità di intraprendere un’azione revocatoria per impossessarsi dell’immobile. E’ certo scontato il risultato positivo dell’azione legale.
Per qualsiasi vostro dubbio, se volete ritrovare “eredità scomparse” chiamateci: vi sapremo indicare dove sono finiti i vostri beni e chi sono i vostri veri parenti.
La morale della favola? Con il vendere ed il comprare non ci sono amici e compari.