L’estate si avvicina: occhio alle truffe delle vacanze

Le tanto sospirate vacanze stanno finalmente per arrivare. Qualcuno non partirà affatto, mentre altri penseranno di farlo o lo faranno ma finiranno con l’imbattersi in qualche spiacevole sorpresa. A cominciare dalle presunte vincite di viaggi che nascondono salati contratti di acquisti di case in multiproprietà. Per continuare coi residence a due chilometri dal mare quando venivano descritti nei cataloghi a soli due metri; passando per l’aria condizionata in camera mentre come unico refrigerio si trova un semplice ventilatore, magari malfunzionante. Sono tutte le fregature dell’estate che possono guastare anche i periodi più belli.

Sono costantemente in aumento le segnalazioni dei nostri clienti che, dopo aver prenotato e pagato regolarmente i loro soggiorni vacanzieri, si sono ritrovati con niente in mano. Prendiamo ad esempio questo caso segnalatoci qualche tempo fa, in cui il nostro cliente ci richiedeva di rintracciare i proprietari di un’agenzia di viaggi assurta persino ai disonori della cronaca.

Ecco come ne parlavano i giornali.

“La truffa dell’ultimo minuto – una beffarda scritta su un cartoncino attaccato con lo scotch alla vetrata annuncia che l’agenzia è chiusa per ferie dal 10 al 30. Peccato che ci sono almeno una ventina di motivi per cui buon senso avrebbe dovuto spingere i proprietari dell’agenzia a rinviare la partenza per le ferie: i trenta clienti beffati da vacanze fantasma. Appare infatti inopportuna la chiusura estiva dell’agenzia di viaggi (di cui non citiamo il nome) all’indomani della truffa protratta ai danni di alcuni clienti che avrebbero dovuto partire.

I vacanzieri beffati erano in procinto di partire alla volta di varie località turistiche; alcuni verso mete del sud Italia, altri verso la Corsica, altri ancora per la gettonatissima Slovenia o per il Sud America. E invece una trentina di persone, e forse non solo loro (le indagini sono ancora in corso) sono rimasti incastrati nella più classica delle truffe estive. Caparra versata (circa mille euro) valigie pronte si sono ritrovati senza viaggio, senza prenotazione e con la classica promessa che si vedranno rimborsare i soldi persi.

Qualcuno nel frattempo, se voleva partire poteva sborsare un’altra quota con la promessa di rivedere i soldi “smarriti” al ritorno dalle vacanze. Proposte “indecenti” che sapevano di ulteriore beffa e così è iniziato il pellegrinaggio verso la stazione dei carabinieri. Attualmente i militari hanno raccolto due dettagliate querele per truffa. Sulle indagini i militari mantengono lo stretto riserbo perché’ la truffa potrebbe essere stata estesa ad altre agenzie di viaggio collegate. Secondo le prime ricostruzioni i soldi sarebbero spariti da un conto del tour operator che fornisce i pacchetti viaggio; un importo di circa duecentomila euro. Alcuni dei truffati avevano risparmiato un anno per pagarsi la vacanza, e sentirsi proporre di ripagare il viaggio è stato troppo”.

Dopo numerosi tentativi i nostri investigatori sono riusciti a rintracciare uno dei proprietari prima che potesse scomparire nel nulla. Il nostro cliente ha potuto così esperire tutti i tentativi per recuperare il suo credito.

Con l’occasione ci permettiamo di fornirvi alcuni utili consigli per le prossime vacanze al fine di evitare sgradevoli sorprese:

  • La cosa principale è recarsi sempre nelle agenzie che espongono la “certificazione regionale” (marchio che garantisce in caso di inconvenienti rimborsi di varia natura);
  • Esaminare il contratto di viaggio con attenzione, in particolare controllare le clausole scritte con caratteri molto piccoli che, solitamente, limitano i diritti del cliente;
  • Verificare che le promesse mirabolanti, contenute nei dépliant pubblicitari, siano riportate anche nel contratto;
  • Appurare l’importo della penale in caso di rinuncia al viaggio già prenotato; chiedere di contro penalità suppletive in caso di errori dell’agenzia o del tour operator;
  • Non firmare alcun modulo in bianco; è da ricordare che eventuali clausole che esonerino totalmente l’operatore non valgono: è bene in tal caso non apporre la doppia firma (ex. Art. 1341 c.c.) Proprio per non approvarle;
  • Ricordarsi che la contestazione deve sempre avvenire in forma scritta, mai per telefono. Se nonostante i nostri consigli e le vostre precauzioni siete incorsi in qualche situazione spiacevole, non esitate a contattarci: i vostri soldi potrebbero non essere ancora del tutto persi.
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