Come fare quando ci si trova dinnanzi a un debitore insolvente nullatenente? Questo aspetto è sicuramente quello che maggiormente preoccupa eventuali creditori che hanno un debito aperto con un soggetto apparentemente non possedente nulla. Ovviamente in questi casi sorgerà spontaneo anche domandarsi come sarà possibile riscuotere quanto dovuto. Qui di seguito pertanto forniremo alcune informazioni per cercare di recuperare la somma dovuta.
Per rispondere alla domanda citiamo quando contenuto nell’articolo 2740 del Codice Civile italiano “ Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri.”. In sostanza, ove il debitore insolvente non possegga alcun bene e fonte di reddito, sarà possibile rivalersi anche su beni futuri, facendo rientrare in questa categoria anche gli eventuali eredi.
Un debitore viene considerato nullatenente quando non possiede alcun bene mobile e immobile pignorabile, oppure disponga solo di taluni considerati non pignorabili dalla legge stessa per la loro qualità e insufficiente quantità.
Come riscuotere un debito da un soggetto nullatenente?
Nel caso in cui il debitore insolvente risulti nullatenente, come stabilito dall’articolo 2740 del Codice Civile, ci si potrà avvalere dei beni anche futuri, ovvero di redditi che in tempi successivi entreranno in possesso di tale soggetto.
È bene tener presente che esiste però un termine di prescrizione per i debiti di 10 anni, questo però non significa che trascorso questo tempo tutto decadrà. Al contrario sarà importante, prima della scadenza del termine, inviare una nuova diffida di pagamento, in questa maniera la prescrizione in corso verrà interrotta, ripartendo nuovamente il conteggio da capo. Quest’azione potrebbe protrarsi anche per parecchi anni, addirittura anche dopo la morte del debitore, di fatto trasferendo le morosità a familiari ed eredi.
In quest’ultimo caso il creditore potrà rivalersi sui beni degli eredi del debitore insolvente nullatenente ormai defunto per pretendere che venga saldato il debito.
Come comportarsi nel caso in cui ci si trovi dinnanzi un debitore insolvente nullatenente?
Il miglior metodo d’azione nei confronti di debitori nullatenenti sarebbe quello di accertarsi della reale assenza di beni pignorabili in possesso degli stessi. Appoggiandosi ad agenzie investigative specializzate in indagini patrimoniali, sarà pertanto possibile procedere alla verifica della presenza o dell’assenza di:
- Redditi derivati da lavoro dipendente o pensione INPS
- Conti correnti italiani o esteri
- Beni immobili
- Gestione di attività economiche (anche con altre società e persone)
- Possesso di beni mobili quali auto, moto, barche, velivoli e beni di lusso
- Partecipazione a imprese italiane ed estere con quote, azioni, cariche e qualifiche
- Iscrizione ad albi e ordini professionali.
Nel caso in cui venga confermato l’essere nullatenente da parte del debitore, si potrà procedere a effettuare indagini future, nel caso in cui entri in possesso di beni considerati pignorabili e, dopo il decesso, di eventuali eredi su cui rivalersi per l’estinzione della somma dovuta.
Allo stesso modo, effettuando indagini patrimoniali specifiche, si potrà verificare che non vi siano casi di:
- Insolvenza fraudolenta
- Alienazione fraudolenta di beni
- Presenza di patrimoni occultati o non dichiarati.
Queste indagini, per risultare impugnabili in giudizio, dovranno essere eseguite nel rispetto delle normative vigenti da personale esperto e qualificato in materia, nonché abilitato. Ponzi Spa da anni si occupa di investigazioni patrimoniali, economiche e private finalizzate anche al recupero crediti a carico di debitori insolventi nullatenenti.
Agire pertanto prontamente ma, soprattutto, andando a investigare con massima accuratezza, consentirà di risalire a eventuali fonti di reddito nascoste, ma anche al rintraccio di eredi sui quali rivalersi per l’estinzione delle somme dovute.